I caduti
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La dimensione senza precedenti della guerra 1914-18, con le sue decine di milioni di combattenti e i milioni di morti, ci impedisce di concepirne realisticamente la realtà e drammaticità. Tanti, troppi morti. Ma quanti del Comune di Grosseto? Il 19 novembre 1918 Il Consiglio comunale di Grosseto deliberò la compilazione di un albo d'oro dei caduti grossetani della Grande guerra. Venne istituita una apposita commissione costituita da alcuni notabili grossetani come Giovanni Pizzetti, Giuseppe Benci, Antonio Cappelli, che lavorò alla definizione dei criteri precisi ed alla stesura di una prima lista, ma non riuscì a sollecitare la collaborazione dei familiari e dei concittadini per il perfezionamento degli elenchi. ASGr, Comune di Grosseto Nuovo deposito, XVIII, f, 4
Abbiamo cercato di ricostruire un elenco quanto più possibile accurato prendendo in considerazione varie fonti, archivistiche e non: i volumi XXIII e XXIV dell’Albo d’oro dedicati alla Toscana (editi fra 1945 e 1946), i documenti dell’archivio di Stato di Grosseto, le molte lapidi sparse nel territorio comunale (alla Casa di riposo, alla Scuola normale, alle scuole tecniche, al liceo ginnasio…). L’incrocio di fonti ha portato ad un elenco che conta 260 caduti. Di 21 di loro non è stato possibile rintracciare alcuna notizia. Leggendo le carte d’archivio è facile riconoscere in molti dei 260 caduti dei tratti comuni: ragazzi spediti giovanissimi a combattere nonostante avessero fisici da bambini, non di rado analfabeti, provenienti dagli strati più umili della popolazione: quelli che Nuto Revelli avrebbe poi chiamato «i vinti». Che si è scelto a lungo di celebrare bellicosamente come eroi, piuttosto che ricordare come vittime.
Legenda:
NGr: nati a Grosseto, fonte: Albo d'Oro
MGr: morti a Grosseto, fonte: Albo d’oro
CR: lapide della casa di riposo
SN: lapide della scuola normale
LG: lapide del licei Ginnasio
ST: lapide delle scuole tecniche
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